What’s new about the european Child Guarantee
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Le novità della Garanzia europea per i minori
Hotel Renaissance, Bruxelles
ore 14:00 del 13 ottobre 2021
Coopselios ed Esedra sostengono l’infanzia nella Strategia dell’Unione Europea sui diritti dei minori
Il 24 marzo la Commissione europea ha adottato la sua prima Strategia globale sui diritti dei minori, impegnandosi a porre i minori al centro delle politiche dell’Unione.
La Strategia mira a riunire in un quadro unico tutti gli strumenti dell’UE – legislativi, programmatici e di finanziamento – nuovi ed esistenti che affrontano questo tema e propone azioni mirate in sei settori, ciascuno dei quali definisce le priorità per l’intervento dell’Unione nei prossimi anni:
– Partecipazione alla vita politica e democratica: consentire ai minori di essere cittadini e membri attivi di società democratiche
– Inclusione socioeconomica, salute e istruzione: lotta contro la povertà infantile e promozione di società e sistemi sanitari ed educativi inclusivi e a misura di minore
– Lotta contro la violenza nei confronti di minori e garanzia della tutela dei minori
– Giustizia a misura di minore
– Società digitale e dell’informazione: consentire ai minori di utilizzare in modo sicuro l’ambiente digitale e sfruttarne le opportunità
– La dimensione globale: sostenere, proteggere e consentire l’emancipazione dei minori a livello globale, anche durante crisi e conflitti
Da dove veniamo
Strategia semplificata
Il Forum europeo
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“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.” PAULO COELHO
“Tutto ciò che avevo bisogno di sapere su come vivere e cosa fare e come essere l’ho imparato all’asilo.” ROBERT FULGHUM
I nostri figli pretendono dai loro padri e dalle loro madri esempi educativi.
L’ascolto delle nuove generazioni ci può consentire di comprendere meglio a quali paure dare un riparo.
Non possiamo chiedere loro di assumersi la responsabilità di indicare la strada che le comunità devono intraprendere bensì tocca agli adulti esercitare fino in fondo il ruolo di guida che i giovani si attendono.
I giovani, se riflettiamo bene, hanno una innata capacità di discernere il bene dal male: giustizia, verità, libertà, solidarietà nascono insieme a loro e muovono i loro sorrisi ed i loro pianti.
E’ forse solo questo quello che ci chiedono i nostri figli: di essere esempio di giustizia, verità, libertà e solidarietà.
Proprio come l’Europa vorrebbe essere……..
“Nei primi anni l’educazione sia una specie di divertimento; vi sarà così più facile scoprire le inclinazioni naturali.” PLATONE
“Le emozioni provate nei primi anni di vita, e altre sensazioni che hanno suscitato gioia o dolore, lasciano tracce indelebili che condizioneranno le nostre azioni e reazioni nell’intero corso dell’esistenza.” RITA LEVI MONTALCINI
La Child Garantee stabilisce dove vogliamo portare il nostro cuore: l’infanzia ed in particolare quella più svantaggiata, più invisibile, più trascurata. Disporre misure che facilitino a tutti i cittadini l’accesso a servizi di qualità ci pone delle domande difficili che non vogliamo eludere ma anzi vogliono sentire profondamente dentro di noi affinché ci aprano a nuove e serie riflessioni trasformative per garantire concretamente un’infanzia felice per tutti.
Abbiamo la brutta abitudine di parlare dei bisogni in modo generico ed astratto, mentre invece i nostri bisogni, i vostri bisogni, i bisogni di ogni bambino o adolescente, sono specifici e possono essere conosciuti in modo preciso.
Quali sono i bisogni irrinunciabili che l’Europa del prossimo futuro dovrà porre come massima attenzione all’interno di ogni servizi dedicato all’infanzia? Su questa domanda svilupperò il mio intervento…
Una strategia europea si rende necessaria perché, anche se mai prima d’ora i minori nell’Unione europea hanno goduto dei diritti, delle opportunità e della sicurezza di cui godono oggi in Europa, tuttavia bisogna ricordare che questo risultato è stato conquistato con fatica nel corso di numerosi decenni e non dovrebbe essere dato per scontato. Infatti, troppi minori si trovano ancora a subire violazioni gravi e persistenti dei loro diritti; continuano a essere vittime di diverse forme di violenza; subiscono la discriminazione e l’esclusione socioeconomica, in particolare in ragione del loro sesso, del loro orientamento sessuale, della loro origine razziale o etnica, della loro religione o del loro credo e della loro disabilità, oppure di quelli dei loro genitori.