Questo manuale è dedicato al Piano Nazionale Transizione 4.0, messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico che ne ha fatto uno dei principali strumenti di politica industriale finalizzato a favorire lo sviluppo tecnologico delle imprese Italiane.

Tale piano, che ha sostituito le strategie di “Industria 4.0” prima ed “Impresa 4.0” poi, si avvale di risorse europee ricomprese nel più ampio “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, anche noto come PNRR.

Di fatto se sommiamo alle risorse del PNRR quelle del Fondo complementare, scopriamo che il Piano Nazionale Transizione 4.0 vale circa 18,5 miliardi di €.
Soldi che verranno distribuiti alle imprese come credito d’imposta, secondo le regole che spiegheremo nelle pagine del libro.

L’Unione Europea ha risposto alla crisi economica causata dalla pandemia da Covid 19, finanziando il NextGenerationEU (NGEU) conosciuto anche come recovery fund con 750 Miliardi di Euro. Un programma di portata e ambizioni inedite…

I 27 Paesi Europei per poter usufruire delle risorse del NGEU hanno dovuto presentare un pacchetto di investimenti e riforme: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR),
L’Italia fra tutti i paesi che aderiscono alla UE è la prima beneficiaria in valore assoluto del NGEU con 191,5 Miliardi.

Difatti il PNRR Italiano che raggiunge la cifra record di 235,14 Miliardi di Euro si compone di:

• 191,5 Miliardi del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) del NGEU. Il 36% (68,9 Mld) a fondo perduto (grants) e il 64% (122,6 Mld) a prestito (loans);
• 13 miliardi del Programma ReactEU, il Pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa;
• 30,64 miliardi di risorse nazionali.

L’Unione Europea affronta sfide esterne crescenti. La fragilità politica, l’instabilità e i conflitti riducono lo spazio civico e politico.

Come chiarito nel documento europeo “Reflection paper on the future of EU finances” (June 2017), il mondo è diventato un luogo con molteplici sfide rispetto a quando è stato scritto il piano di spesa dell’Unione europea del 2014-2020 (conosciuto come il Multiannual Financial Framework-MFF).

In linea con queste sfide, il budget europeo per le azioni esterne è stato rafforzato per gestire le emergenze presenti in Europa e fuori e soddisfare gli obiettivi internazionali e le attese dei cittadini dell’Unione Europea.

Gli obiettivi internazionali riguardano il terrorismo, le minacce esterne alla sicurezza, la difesa della democrazia e dei diritti umani, lo sviluppo economico sostenibile, la stabilità e la sicurezza in particolare nelle immediate vicinanze dell’Europa.

Mi capita spesso, quando faccio lezione nei corsi della academy di Angelo Europeo, di incontrare imprenditori, presidenti di associazioni, amministratori pubblici che mi raccontano il loro sogno di investimento e mi chiedono come si fa a ottenere un finanziamento europeo. Tradiscono con tale domanda un errato approccio ai fondi europei che “non si chiedono, ma si vincono!”

L’Europa distribuirà circa 2.000 miliardi di Euro nel periodo 2021-2027, il doppio del settennato precedente nonostante l’uscita degli Inglesi dalla UE. Soldi che verranno distribuiti attraverso bandi (call for proposal) o appalti (call for tender). Due strumenti che nel linguaggio comune chiamiamo anche bandi di gara o più comunemente gare.

Nel pulsante qui sotto puoi trovare i prezzi correnti del bilancio europeo 2021-2027.

Ma in cosa consistono i fondi? A chi sono destinati? Scoprilo nel manuale.

Puoi anche scaricare l’introduzione (gratuitamente).

I giovani desiderano assumere il controllo della propria vita e partecipare con il loro impegno e sostegno alla società civile. Molti di loro esprimono preoccupazione di fronte a problemi globali quali il cambiamento climatico oppure la pace e la sicurezza. In molti casi, però, il futuro è reso incerto dai cambiamenti tecnologici, dalle tendenze demografiche, dalla discriminazione, dall’esclusione sociale, dalla circolazione di notizie false e dal populismo.

Nel 2016 i leader dell’UE hanno riconosciuto la necessità di intervenire a sostegno dei giovani e si sono impegnati a creare opportunità migliori per loro. Coinvolgere e potenziare il ruolo dei giovani vuol dire permettere ai giovani di cogliere le opportunità e riconoscersi nei valori europei. Tra questi, la solidarietà ha un ruolo molto importante perché garantisce l’unità necessaria per far fronte alle crisi attuali e future.

Per aiutare i giovani a spostarsi in Europa e a essere solidali, l’Unione Europea ha creato il programma “Corpo europeo di solidarietà” che permette ai giovani di partecipare a progetti di volontariato nel loro paese o all’estero della durata massima di 12 mesi. La maggior parte delle opportunità offerte dal Corpo europeo di solidarietà sono attività di volontariato transfrontaliero.