I giovani desiderano assumere il controllo della propria vita e partecipare con il loro impegno e sostegno alla società civile. Molti di loro esprimono preoccupazione di fronte a problemi globali quali il cambiamento climatico oppure la pace e la sicurezza. In molti casi, però, il futuro è reso incerto dai cambiamenti tecnologici, dalle tendenze demografiche, dalla discriminazione, dall’esclusione sociale, dalla circolazione di notizie false e dal populismo.

Nel 2016 i leader dell’UE hanno riconosciuto la necessità di intervenire a sostegno dei giovani e si sono impegnati a creare opportunità migliori per loro. Coinvolgere e potenziare il ruolo dei giovani vuol dire permettere ai giovani di cogliere le opportunità e riconoscersi nei valori europei. Tra questi, la solidarietà ha un ruolo molto importante perché garantisce l’unità necessaria per far fronte alle crisi attuali e future.

Per aiutare i giovani a spostarsi in Europa e a essere solidali, l’Unione Europea ha creato il programma “Corpo europeo di solidarietà” che permette ai giovani di partecipare a progetti di volontariato nel loro paese o all’estero della durata massima di 12 mesi. La maggior parte delle opportunità offerte dal Corpo europeo di solidarietà sono attività di volontariato transfrontaliero.

 

Al centro del diritto comunitario, sin dai primi Trattati, i valori del rispetto della dignità e dei diritti umani, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze, sono comuni agli Stati membri dell’Unione Europea, in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.

Il programma CITTADINI, UGUAGLIANZA, DIRITTI E VALORI (CERV) risponde alla sfida fondamentale dell’Unione europea di promuovere la tutela dei diritti, contrastare le diseguaglianze, le discriminazioni e coinvolgere i cittadini nel rafforzamento delle società democratiche attraverso il finanziamento di progetti a sostegno delle organizzazioni della società civile attive a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale.

 

Il programma RescEU: Meccanismo Unionale di Protezione Civile per il settennato 2021/2027 integra in sé varie linee del precedente periodo di programmazione. L’emergenza di Covid-19 ha mostrato i problemi derivanti da un approccio chiuso agli Stati membri e la necessità di una risposta collettiva in caso di emergenza.

 

Questo ha reso imminenti alcuni adeguamenti per il settennato 2021/2027, tra cui i meccanismi di finanziamento completo e di appalto diretto da parte della Commissione europea per l’acquisizione dei mezzi necessari a RescEU.

 

RescEU 2021/2027 dispone di un finanziamento di 3,32 miliardi di euro, che saranno destinati ad azioni che mirano alla protezione di persone, dell’ambiente e dei beni, compreso il patrimonio culturale, da ogni tipo di catastrofe naturale e provocata dall’uomo, tra cui le conseguenze di atti di terrorismo, le catastrofi tecnologiche, radiologiche o ambientali, l’inquinamento marino, il dissesto idrogeologico e le emergenze sanitarie gravi, che si verificano all’interno e al di fuori dell’Unione.

 

“L’Erasmus cambia la personalità, sviluppa il pensiero critico, il modo di guardare al nostro prossimo. Tutte queste caratteristiche facilitano la carriera professionale, ma soprattutto facilitano la vita di chi è stato in Erasmus”. Sono queste le parole che Sofia Corradi, ideatrice del programma Erasmus, utilizza per descrivere il valore dell’opportunità di mobilità all’estero inizialmente dedicata agli studenti universitari.

 

Da quando è nato, questo programma si è evoluto fino a coinvolgere un numero molto più variegato e numeroso di categorie e figure professionali. Oggi il programma Erasmus Plus offre una vasta gamma di opportunità di mobilità internazionale nel campo dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.

 

Questo programma vuole: favorire la capacità di dialogo interculturale, rafforzare l’identità europea, contribuire alla crescita sostenibile, promuovere l’innovazione e diffondere l’apprendimento formale e non formale. Traguardi significativi per la vita dell’individuo e fondamentali per il futuro dell’Europa.

 

Il programma europeo Employment and Social Innovation (EaSI), gestito direttamente dalla Commissione Europea come componente del Fondo Sociale Europeo Plus, è lo strumento finanziario adatto a promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità, una protezione sociale adeguata, condizioni di lavoro regolare e l’inclusione sociale dei minori, delle fasce svantaggiate della popolazione e dei lavoratori distaccati.

 

Il programma EaSI Direct permette alle organizzazioni, alle fondazioni, alle imprese, alle università di lavorare su queste attività attraverso co-finanziamenti che possono coprire fino al 95% del budget totale necessario.

 

L’EaSI rappresenta oggi uno strumento chiave nel supporto agli enti pubblici e privati, profit e non-profit, e nelle loro attività di contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alla
disoccupazione.