Come abbiamo festeggiato la Giornata dell’Europa

Come abbiamo festeggiato la Giornata dell’Europa

Come abbiamo festeggiato la Giornata dell'Europa

Il 9 maggio 2023, in occasione della Festa dell’Europa, Atelier Europeo, EURITA e Angelo Europeo hanno promosso un’iniziativa dal nome “12 ore per 12 stelle”. Una bella occasione per festeggiare e raccontare il valore dell’Unione europea da vari punti di vista.

Dalle ore 8:00 alle 20:00 Angelo Patti, fondatore di Angelo Europeo, ha voluto festeggiare in modo alternativo, trasmettendo una diretta streaming su Linkedin, YouTube e Facebook, per raccontare curiosità, aspetti dell’Europa e cogliere l’occasione di intervistare eurodeputati, imprenditori, progettisti e studenti.

Perché si celebra la Festa dell’Europa il 9 maggio?

Robert Schuman, all’ora ministro degli Esteri francese, il 9 maggio 1950 in una celebre dichiarazione propose una nuova forma di collaborazione politica Europea. Più precisamente espose l’idea di una cooperazione economica, che mirava alla costituzione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio.

Da qui nasce la ricorrenza di festeggiare la Giornata dell’Europa il 9 maggio, in memoria dell’atto non solo di nascita di quella che oggi è l’Unione europea, ma anche di pace e sviluppo.

Chi ha partecipato?

Sono trenta le voci eterogenee che hanno partecipato all’evento di diretta streaming il 9 maggio 2023:

  • Cinque Eurodeputati: Pietro Bartolo, Tiziana Beghin, Brando Benifei, Danilo Oscar Lancini e Patrizia Toia;
  • Esponenti dell’associazionismo e del volontariato: Giorgio Casagranda, Flavia Petrin, Marco Pietripaoli, Nicolò Triacca, Gianni Vezzoni, Filippo Viganò;
  • Imprenditori e dirigenti d’impresa: Raul Cavalli, Nazareno Di Stefano, Antonietta Serri, Francesco Vivacqua, Massimiliano Zarri;
  • Personale della scuola ed educatori di professione: Elisa Bertocchi, Virginia Davino, Silvia Mattioli, Marta Stablum, Marco Tarolli;
  • Progettisti esperti in bandi europei: Paola Allieri, Alessia Beri, Alberto Bonetti, Renata Dolega, Francesca Fiini, Sofia Lancerin, Nicolò Patti, Linda Maria Ravazzolo, Valentina Ammaturo;

 

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“12 ore per 12 stelle” Diretta in occasione della festa dell’Europa

“12 ore per 12 stelle” Diretta in occasione della festa dell’Europa

" 12 ore per 12 stelle "

Diretta streaming per la festa dell'Europa

Il 9 maggio 2023 festeggeremo l’Europa con 12 ore di diretta streaming su
YouTube, Linkedin e Facebook.

 

Dalle 8,00 alle 20,00 intervisteremo: politici, amministratori locali, imprenditori, lavoratori, volontari e studenti sulla loro esperienza con l’Europa.

 

” 12 ore per 12 stelle “
sarà arricchito con news, curiosità, bandi e appalti delle istituzioni europee.

La Giornata dell’Europa commemora la firma della dichiarazione Schuman, avvenuta il 9 maggio 1950. Si trattava di un piano ambizioso per garantire una pace a lungo termine nell’Europa del dopoguerra, considerato l’inizio di quella che oggi è l’Unione europea.

Il 2023 è l’Anno europeo delle competenze, per cui l’UE punta ad aiutare le persone a ottenere le giuste competenze per posti di lavoro di qualità e le imprese ad affrontare la questione della carenza di competenze.

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Puoi seguire la diretta il 9 maggio dalle 8:00 alle 20:00  cliccando sui pulsanti qui sotto

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Come trovare lavoro e incarichi con le istituzioni europee

Come trovare lavoro e incarichi con le istituzioni europee

Gara d’appalto europea: come trovare lavoro e incarichi con le istituzioni europee

La pubblica amministrazione, sia nazionale che internazionale, ha bisogno di forniture di servizi, persone e materiali per garantire il proprio funzionamento. Questo vale anche per le istituzioni europee, che ogni giorno pubblicano, infatti, numerose gare d’appalto suddivise in tre tipologie: servizi, lavoro e forniture.

Gli enti appaltanti dell’UE possono avere bisogno di una grande varietà di prestazioni: da servizi di ricerca in ambito medico, alla fornitura di componenti meccaniche, o ancora, da servizi di interpretariato per le riunioni, all’organizzazione di viaggi e trasferte nei Paesi membri.

Andiamo a vedere nel dettaglio come sono strutturati gli appalti europei.

Come funziona una gara d’appalto europea?

Le istituzioni europee che hanno necessità di affidarsi alle imprese per fruire di beni o servizi possono pubblicare una gara d’appalto che è rivolta a tutte le imprese o gli enti pubblici presenti all’interno dell’Unione.

Nei bandi di gara che vengono pubblicati sono espresse in maniera dettagliata le esigenze specifiche dell’ente appaltante che richiede la collaborazione, assieme alla durata ed il valore del contratto offerto. Vengono specificati poi i requisiti tecnici richiesti che il candidato deve possedere e vengono infine definite le modalità di partecipazione, inclusa la documentazione da presentare, le modalità di invio della richiesta e le scadenze.

Chi può partecipare?

Come anticipato nelle righe precedenti gli appalti europei sono aperti a tutte le imprese ed enti pubblici dell’Unione; spesso anche le Università hanno tutti i requisiti per partecipare (soprattutto per i bandi di ricerca).

Possono partecipare le imprese di qualsiasi dimensione, anche le più piccole. A tal proposito è bene sottolineare che una delle caratteristiche degli appalti europei è proprio quella della possibilità di subfornitura, per cui più imprese (anche di piccola dimensione) possono concorrere insieme ad una gara ed arrivare così a soddisfare i requisiti richiesti nella loro totalità.

I settori coinvolti

Le gare d’appalto sono rivolte ad imprese ed enti pubblici di tutti i settori in quanto gli enti appaltanti necessitano di una grande varietà di servizi, ad esempio, nell’ambito delle costruzioni, dei servizi di statistica, sicurezza, informatica o ristorazione (per citarne solo alcuni).

Inoltre, gli appalti possono essere suddivisi in lotti in cui vengono richieste delle categorie di servizi specifici. In questo caso il candidato può anche decidere di partecipare soltanto ad un lotto e fornire quindi un solo tipo di servizio.

Come si partecipa a un appalto europeo?

Le modalità di partecipazione alla gara di appalto sono specificate nei documenti pubblicati e possono consistere in un invio cartaceo dei documenti oppure elettronico, attraverso una piattaforma apposita. Ogni bando è differente e prevede l’invio da parte del candidato di documentazione specifica, che andrà a comprovare le caratteristiche tecniche ed amministrative richieste dall’ente appaltante.

La procedura di partecipazione può risultare dunque difficoltosa, soprattutto a chi si approccia al mondo degli appalti europei per la prima volta, in quanto i documenti pubblicati, oltre ad essere in lingua inglese, sono molto estesi e dettagliati e, di conseguenza, non sempre di facile comprensione.

Inoltre, non tutte le imprese hanno il tempo e le risorse necessarie per leggere gli appalti e presentare la documentazione nel modo corretto.

Per questo motivo è bene rivolgersi a delle figure professionali specializzate in bandi e appalti europei che possono assistere e guidare l’impresa in tutte le fasi della partecipazione, dalla corretta lettura ed interpretazione del bando di gara alla stesura puntuale e precisa della documentazione tecnica, amministrativa e finanziaria da presentare.

 

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Bando formazione continua: cos’è (e perché approfittare di questa opportunità)

Bando formazione continua: cos’è (e perché approfittare di questa opportunità)

Bando formazione continua: cos'è (e perché approfittarne)

Cos’è il bando formazione continua e perché rappresenta un’opportunità da non perdere per professionisti e aziende?
A quanto ammontano i fondi e come si può accedervi? Ve lo spieghiamo subito.

Cos’è il bando Formazione Continua?

Il bando formazione continua 2023 è un bando promosso dalla regione Lombardia, con lo scopo di promuovere la formazione aziendale, al fine di migliorare la competitività delle imprese.
Ne consegue che il bando ha come destinatari principali tre soggetti:

  • dipendenti
  • titolari di partita IVA
  • professionisti

L’obiettivo dichiarato del bando è invece quello di migliorare le competenze dei soggetti già impegnati nel mondo del lavoro, per favorirne le capacità di competere in un panorama sempre in divenire.

Accedere ai fondi: come si fa

A questo punto immaginiamo che in molti si stiano chiedendo come si faccia, concretamente, ad accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione.
Il valore della formazione.

Entrando più nel dettaglio, la Regione permette di ricevere un voucher, ossia un buono formativo, con valore diverso per singolo lavoratore o impresa. Nello specifico, ogni persona può usufruire di un buono fino a 2.000 euro, che salgono fino a 50.000 euro per le imprese.
Le aziende e i professionisti possono chiedere in autonomia l’emissione del buono tramite le modalità individuabili sulla pagina dedicata al bando della regione.

Tuttavia, per semplificare l’intero processo di formazione e di accesso ai fondi, è possibile scegliere corsi e interventi personalizzati che includono già la richiesta di emissione del voucher.
In altre parole, l’impresa o il professionista possono aderire ad un corso o ad un programma di formazione comprensivo delle pratiche di rimborso dei costi che verranno sostenuti per la formazione.
Le imprese, in aggiunta, possono richiedere programmi formativi personalizzati in base alle specificità aziendali, anche con l’utilizzo di questa modalità combinata.

La nostra offerta formativa

Eurita, in collaborazione con l’ente di formazione certificato Cornucopia (come annunciato nell’incontro di presentazione della collaborazione), propone diverse opportunità che rientrano nei corsi finanziabili dalla regione Lombardia.
In particolare è possibile richiedere l’emissione del voucher per il bando formazione continua con:

Per i dettagli dei singoli corsi rimandiamo alle pagine dedicate presenti sul sito di Angelo Europeo.

Diamo invece qualche dettaglio in più sulla formazione personalizzata; si tratta di un piano di formazione che può essere destinato a tutti o a parte dei dipendenti e dei collaboratori, su tematiche da definire con l’azienda.

Per questa formazione la regione prevede un importo massimo di 50.000 euro complessivi, erogabili sia per i corsi in azienda sia in a distanza.

L’unico requisito richiesto, come del resto previsto anche per i corsi destinati ai singoli dipendenti o professionisti, è la residenza o la sede fiscale all’interno della regione Lombardia.

Per le altre regioni potrebbero invece essere stanziati fondi analoghi, dei quali vi daremo notizia non appena disponibili.

Tornando alla regione Lombardia, vi consigliamo di aderire in fretta a questa opportunità e chiedere per tempo le informazioni di cui potreste avere bisogno; i fondi sono infatti ad esaurimento e potrebbero terminare prima della scadenza prevista per il bando.

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