Provincia di Trento: Commercio e Servizi (gent-2010)

Provincia di Trento: Commercio e Servizi (gent-2010)

Provincia di Trento: “Commercio e Servizi”

(gent-2010)

Provincia di Trento: “Commercio e Servizi”

Descrizione e Obiettivi

Contributo a fondo perduto a favore di imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio, della somministrazione di alimenti e bevande e dei servizi alla persona al fine di effettuare investimenti per l’avvio di nuove attività e realizzazione di nuovi spazi, riqualificazione e abbellimento di spazi esistenti, o riconversione della propria attività.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per investimenti immobiliari e mobiliari come segue:

Investimenti immobiliari:

  • spese per opere di tipo immobiliare comprensive di finiture e impianti inerenti la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento e/o il cambio di destinazione d’uso degli immobili (incluse le sistemazioni esterne) destinati alle iniziative ammissibili;
  • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, sicurezza, certificazione e collaudo statico) nella misura massima dell’8% degli investimenti immobiliari previsti.
  • spese per l’acquisto di immobili o parti di essi, entro i prezzi massimi ammissibili stabiliti dai criteri e modalità per investimenti fissi e comunque nel limite massimo di euro 150.000,00.

Investimenti mobiliari:

  • Spese per l’acquisto di mobili, arredi e attrezzature funzionali all’attività.

Entità del contributo

Il contributo concedibile è pari alla misura del 25% del costo sostenuto (al netto di I.V.A.).

L’investimento minimo e massimo varia in base al tipo di investimento effettuato, come segue:

  • interventi volti all’avvio di nuove attività e alla realizzazione di nuovi spazi funzionali ad attività esistenti anche attraverso acquisizione con ristrutturazione.
    A titolo esemplificativo si tratta di interventi legati al subentro o meno in attività esistenti o dismesse attraverso l’eventuale acquisizione dell’immobile, la ristrutturazione o l’ammodernamento dei locali, la realizzazione di showroom e/o negozi volti alla vendita dei beni prodotti da aziende manifatturiere (artigiane o industriali), così come l’eventuale acquisizione e realizzazione di nuovi locali, ampliamenti, spazi esterni o plateatici funzionali ed integrativi delle attività esistenti;  
  • con la riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo delle unità abitative, dei servizi igienici, e dei relativi corridoi di accesso, nonché delle case mobili, per le strutture ricettive all’aperto;

Spesa minima: 50.000,00€ – Spesa massima: 600.000,00€ 

  • interventi di riqualificazione, ammodernamento e abbellimento degli spazi esistenti con la loro riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo.
    A titolo esemplificativo: per le strutture di somministrazione alimenti e bevande si tratta di interventi di rifacimento e ammodernamento di sale, plateatici, bar, servizi igienici, cucine, insegne, spazi esterni;
  • per gli esercizi commerciali e gli altri soggetti beneficiari si tratta del rifacimento e riqualificazione delle vetrine, degli spazi interni, delle insegne, delle attrezzature funzionali all’attività e dei magazzini;

Spesa minima: 20.000,00€ – Spesa massima: 600.000,00€ 

  • interventi di riconversione della propria attività ossia l’adeguamento, il rifacimento, la ristrutturazione o l’ampliamento degli spazi e delle strutture esistenti con il fine della sostituzione o riconversione dell’attività preesistente in una nuova tipologia o merceologia anche di diverso settore (es. da negozio di scarpe a negozio di prodotti tipici o da bar a ristorante).
    A titolo esemplificativo si tratta di interventi di ampliamento o ristrutturazione degli spazi esistenti, di adeguamento delle strutture e di acquisto dei beni strumentali alla nuova tipologia o merceologia. 

Spesa minima: 30.000,00€ – Spesa massima: 300.000,00€ 

I contributi sono concessi per finanziare gli investimenti completati entro il 31.12.2021.

Il contributo può superare il 25% e arrivare fino al 30% delle spese nel caso di:

  • interventi nei centri storici;
  • interventi riguardanti esercizi nuovi o esistenti di vendita di produzioni locali (prevalente vendita di beni prodotti da aziende trentine);
  • interventi riguardanti attività localizzate in zone di montagna (superiori ai 400 mslm);
  • interventi che comportano la riapertura di esercizi (anche con diversa tipologia/merceologia) dismessi da più di 3 anni;
  • interventi di realizzazione di showroom o punti vendita di beni di propria produzione da parte di imprese manifatturiere (artigiane o industriali).

Quando partecipare

E’ possibile presentare domanda entro il 31 marzo 2021.

Chi può partecipare

Possono beneficiare degli incentivi le PMI iscritte nel Registro delle imprese della provincia di Trento, aventi una unità operativa sul territorio provinciale.

Inoltre, tali imprese devono avere uno dei seguenti codici ATECO (e loro sottoarticolazioni):

47.1 – Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati;
47.2 – Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati;
47.4 – Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati;
47.5 – Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati;
47.6 – Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati;
47.7 – Commercio al dettaglio di altri prodotti in esercizi specializzati;
56 – Attività dei servizi di ristorazione;
74.20 – Attività fotografiche;
75.0 – Servizi veterinari;
77.21 – Noleggio di attrezzature sportive e ricreative;
79.1 – Attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator;
79.9 – Altri servizi di prenotazione e attività connesse;
85.51 – Corsi sportivi e ricreativi;
85.53 – Attività delle scuole guida;
86.90.2 – Attività paramediche indipendenti;
93.2 – Attività ricreative e di divertimento (escluso 93.29.3 – Sale giochi e biliardi);
96 – Altre attività di servizi per la persona;
C – Attività manifatturiere (limitatamente alle iniziative di realizzazione showroom e/o negozi).

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Provincia di Trento: Settore Ricettivo (gent-2009)

Provincia di Trento: Settore Ricettivo (gent-2009)

Provincia di Trento: "Settore Ricettivo"

(gent-2009)

Provincia di Trento: “Settore Ricettivo”

Descrizione e Obiettivi

La Provincia autonoma di Trento intende incentivare il settore della ricettività turistica al fine di migliorare la qualità complessiva dell’offerta trentina, intesa come insieme di ospitalità, servizi ed infrastrutture tramite il sostegno a: 

  • interventi volti alla riqualificazione dei servizi di base di accoglienza del cliente; 
  • interventi di miglioramento della qualità della permanenza dell’ospite; 
  • interventi di completamento dell’offerta della struttura ricettiva. 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per investimenti immobiliari e mobiliari come segue: 

Investimenti immobiliari: 

  • spese per opere edili, murarie e impiantistiche inerenti la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento e/o il cambio di destinazione d’uso degli immobili (incluse le sistemazioni esterne) destinati all’alloggio, agli spazi comuni o alla fornitura di servizi aggiuntivi alla clientela, nonché spese per acquisto e/o costruzione di parcheggi, comprensiva di eventuali spese di acquisto del terreno;  

spese tecniche (progettazione, direzione lavori, sicurezza, certificazione e collaudo statico) nella misura massima dell’8% degli investimenti immobiliari previsti.


Investimenti mobiliari: 

  • Spese per l’acquisto di mobili, arredi e attrezzature destinati all’alloggio (inclusi copriletti, piumini, trapunte, materassi, cuscini, ecc.), agli spazi comuni o alla fornitura di servizi aggiuntivi alla clientela, inclusi sistemi informatici hardware e software. 

Entità del contributo

Il contributo concedibile è pari alla misura del 30% del costo sostenuto (al netto di I.V.A.). 

L’investimento minimo e massimo varia in base al tipo di investimento effettuato, come segue: 

  • interventi di miglioramento degli spazi esistenti destinati o da destinare ad alloggio dell’ospite con la riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo delle unità abitative, dei servizi igienici, e dei relativi corridoi di accesso, nonché delle case mobili, per le strutture ricettive all’aperto; 

 

Spesa minima: 30.000,00€ – Spesa massima: 300.000,00€ 

 

  • interventi di miglioramento degli spazi esistenti destinati o da destinare a zone comuni di permanenza dell’ospite o spazi ad esse funzionali con la loro riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo.  

A titolo esemplificativo si tratta: 

  • per le strutture ricettive, delle hall, sale da pranzo, sale colazioni, centri benessere, piscine, parco giochi, spazi esterni e sistemazioni facciate;  
  • per quelle all’aperto si tratta dei locali di soggiorno, lavanderia, servizi igienici/sanitari e delle dotazioni sportive/ricreative.  

Sono comunque inclusi gli spazi funzionali utilizzati per la produzione dei servizi offerti, quali ad esempio cucine, ripostigli, depositi/magazzini; 

 

Spesa minima: 50.000,00€ – Spesa massima: 600.000,00€ 

 

  • interventi di completamento e adeguamento della struttura ricettiva in funzione dell’offerta turistica tramite la costruzione e/o il cambio di destinazione d’uso di strutture funzionali all’attività dell’impresa, costituendo elemento di maggiore qualificazione dello stesso in relazione all’attività sportiva, curativa, ricreativa e di svago in genere, nonché tramite l’acquisto e/o costruzione di nuovi parcheggi. 

A titolo esemplificativo possono essere un centro benessere, locali per il deposito di sci, bike o per attività sportive, parco giochi, mini-club e altro. 

 

Spesa minima: 70.000,00€ – Spesa massima: 600.000,00€ 

 

I contributi sono concessi per finanziare gli investimenti completati entro il 31 dicembre 2021. 

Quando partecipare

E’ possibile presentare domanda entro il 31 marzo 2021 

Chi può partecipare

Possono beneficiare degli incentivi le PMI iscritte nel Registro delle imprese della provincia di Trento, aventi una unità operativa sul territorio provinciale. 

Inoltre, tali imprese devono appartenere ad una delle seguenti categorie: 

  • esercizi alberghieri 
  • esercizi extralberghieri (a condizione che le unità locali nelle quali sono realizzati gli investimenti somministrino la prima colazione agli alloggiati e non abbiano più del 70% dei posti letto in unità abitative con servizio autonomo di cucina); 
  • rifugi escursionistici; 
  • strutture ricettive all’aperto.

 

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MISE Italia: “Bando Smart Money” (gent-2012)

MISE Italia: “Bando Smart Money” (gent-2012)

MISE Italia: “Bando Smart Money”

(gent-2012)

MISE Italia: “Bando Smart Money”

Descrizione e Obiettivi

L’incentivo Smart Money è rivolto alle startup innovative che intendono sfruttare i servizi specialistici e il know-how qualificato dei rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione per definire il loro progetto imprenditoriale e prepararsi per il lancio sul mercato. Smart Money ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra startup innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle startup in Italia e supportare le potenzialità delle imprese innovative in difficoltà nell’affrontare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

Spese ammissibili

Il bando prevede due forme di intervento a sostegno delle startup innovative:

 

1) Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati

Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo che 

  • contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva 
  • puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato 
  • siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori.  
  • I progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi ed evidenziare che l’utilizzo dei servizi specialistici sia diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto.  

I servizi ammissibili devono essere erogati dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione (incubatori, acceleratori e innovation hub) e possono riguardare 

  • la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto 
  • la gestione della proprietà intellettuale 
  • il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale 
  • lo sviluppo e lo scouting di tecnologie 
  • la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale 
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding  
  • Sono inoltre ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco. 

 

 2)Investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative 

Smart money prevede una seconda forma di sostegno per le startup innovative che completeranno il piano di attività ammesso con la linea di intervento 1.  

Le startup possono infatti richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo.  

Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10.000 euro, non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi. E la raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding.  

 

Entità del contributo

L’agevolazione per i progetti relativi alla linea 1 prevedono un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 10.000 euro che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili. 

L’agevolazione per i progetti relativi alla linea 2 prevedono un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30.000 euro. 

 

Quando partecipare
I termini per partecipare verranno comunicati a breve. 

 

Chi può partecipare

Possono presentare domanda di agevolazione le startup innovative costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Devono avere sede in Italia, essere di piccole dimensioni e trovarsi in una delle seguenti fasi:  

  • avviamento dell’attività; 
  • sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed); 
  • test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed). 

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Regione Lombardia: “Bando Al Via” (fin-2007)

Regione Lombardia: “Bando Al Via” (fin-2007)

Regione Lombardia: “Bando Al Via”

(fin-2007)

Regione Lombardia: “Bando Al Via”

Descrizione e Obiettivi

Il bando è finalizzato a supportare nuovi investimenti da parte delle PMI, al fine di rilanciare il sistema produttivo e facilitare la fase di uscita dalla crisi socio-economica che ha investito anche il territorio lombardo. L’Iniziativa inoltre, a seguito dell’emergenza dovuta all’epidemia Covid-19, intende supportare le imprese nella riconversione dei processi produttivi connessa alla citata emergenza sanitaria e al mutato paradigma socioeconomico.

 

La misura si compone di 3 LINEE:

  • Linea Sviluppo Aziendale, che finanzia investimenti su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo, da realizzarsi nell’ambito di generici piani di sviluppo aziendale;
  • Linea Rilancio Aree Produttive, che finanzia investimenti per lo sviluppo aziendale basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo legati a piani di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive;
  • Linea Investimenti Aziendali Fast, che finanzia investimenti su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo ivi compresi quelli legati all’adeguamento ai nuovi protocolli sanitari e di sicurezza in seguito all’emergenza Covid-19.

Spese ammissibili

Sono ammesse spese per:

Per la Linea Sviluppo Aziendale, sono ammesse spese superiori a € 53.000 e inferiori a € 3 mln (regolamento esenzione) e € 2 mln (regolamento de Minimis). I Progetti inerenti la Linea Sviluppo Aziendale devono essere realizzati nel termine massimo di 15 mesi a partire dalla data del decreto di concessione del Contributo in conto capitale e della Garanzia. 

 

Sono ammesse le seguenti spese: 

  • acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive; 
  • acquisto di sistemi gestionali integrati (software & hardware); 
  • acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione; 
  • opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati 
  • all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica. 

 

Per la Linea Rilancio Aree Produttive sono ammesse spese superiori a € 53.000 e inferiori a € 6 mln (regolamento esenzione) e € 2 mln (regolamento de Minimis). I Progetti inerenti la Linea Rilancio Aree Produttive devono essere realizzati nel termine massimo di 18 mesi a partire dalla data del decreto di concessione del Contributo in conto capitale e della Garanzia. 

 

Sono ammesse le seguenti spese: 

  • acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive; 
  • acquisto di sistemi gestionali integrati (software & hardware); 
  • acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione; 
  • opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati l’introduzione di criteri di ingegneria antisismica; 
  • acquisto di proprietà/diritto di superficie in relazione ad immobili destinati all’esercizio dell’impresa 

 

Per la Linea Investimenti Aziendali Fast sono ammesse spese superiori a € 100.000 e inferiori a € 800.000. I Progetti inerenti la Linea Investimenti Aziendali Fast devono essere realizzati nel termine massimo di 8 mesi a partire dalla data del decreto di concessione del Contributo in conto capitale e della Garanzia. 

 

Sono ammesse le seguenti spese: 

  • acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive; 
  • acquisto di sistemi gestionali integrati (software & hardware); 
  • acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione; 
  • opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica;

ulteriori tipologie di spese nel limite del 15% del totale delle spese ammissibili: 

  • macchinari relativi ai sistemi di misurazione e controllo della temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica;
  • sistemi software e sistemi IOT per il distanziamento e la sicurezza dei lavoratori connessi alle esigenze normative in ambito sanitario;
  • interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria;
  • rimodulazione e ri-progettazione del layout degli spazi di/per lavoro connessi alle esigenze normative in ambito sanitario;
  • spese di consulenza riferite ai punti precedenti

Tutte le spese devono essere avviate dopo la presentazione della domanda. 

 

Entità del contributo

Per la Linea Sviluppo Aziendale l’agevolazione è composta da:

  • Co-finanziamento a medio-lungo termine di Finlombarda e banche convenzionate, tra 50.000 e 2.850.000 euro con durata tra 3 e 6 anni (incluso pre-ammortamento 18 mesi). Il Tasso d’Interesse che sarà determinato in funzione del livello di rischio assegnato all’azienda;
  • Garanzia max 70% sul finanziamento;
  • Contributo a fondo perduto in conto capitale, fino al 15% dell’investimento ammissibile a seconda della dimensione dell’impresa, dell’importo complessivo delle spese e del regime di aiuto scelto.

Per la Linea Rilancio Aree Produttive

  • Co-finanziamento a medio-lungo termine di Finlombarda e banche convenzionate, tra 50.000 e 2.850.000 euro con durata tra 3 e 6 anni (incluso pre-ammortamento 18 mesi). Il Tasso d’Interesse che sarà determinato in funzione del livello di rischio assegnato all’azienda;
  • Garanzia max 70% sul finanziamento;
  • Contributo a fondo perduto in conto capitale, fino al 15% dell’investimento ammissibile a seconda della dimensione dell’impresa, dell’importo complessivo delle spese e del regime di aiuto scelto.

Per la Linea Investimenti Aziendali Fast

  • Co-finanziamento a medio-lungo termine di Finlombarda e banche convenzionate, tra 85.000 e 760.000 euro con durata tra 3 e 6 anni (incluso pre-ammortamento 18 mesi). Il Tasso d’Interesse che sarà determinato in funzione del livello di rischio assegnato all’azienda;
  • Garanzia max 70% sul finanziamento;
  • Contributo a fondo perduto in conto capitale, fino al 15% dell’investimento ammissibile a seconda della dimensione dell’impresa.

Quando partecipare

Domanda a partire dalle ore 10.00 del 22 settembre 2020 fino al 30 giugno 2021.

Chi può partecipare

Possono partecipare all’iniziativa le PMI con sede operativa in Lombardia iscritte e attive al Registro delle Imprese da almeno 24 mesi con codice ATECO primario C – Attività manifatturiere; F – Costruzioni; H – Trasporto e magazzinaggio; J – Servizi di informazione e comunicazione; M – Attività professionali, scientifiche e tecniche; N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

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Regione Lombardia: “Linea internazionalizzazione plus” (fin-2009)

Regione Lombardia: “Linea internazionalizzazione plus” (fin-2009)

Regione Lombardia: "Linea internazionalizzazione plus"

 Bando “Linea internazionalizzazione plus” 

Descrizione e Obiettivi

È un’iniziativa finalizzata a promuovere l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale lombardo supportando la realizzazione di progetti di internazionalizzazione complessi da parte di PMI tramite la realizzazione di programmi integrati atti a sviluppare e/o consolidare la presenza e la capacità di azione delle stesse nei mercati esteri.

Spese ammissibili

Sono ammesse spese per:

  • a) Partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a queste collegati (ad es. workshop,
    eventi B2b, seminari, ecc.). Sono altresì ammissibili spese per la partecipazione a fiere virtuali e per
    l’utilizzo di piattaforme di matching/agendamento di incontri collegati alle fiere.
  • b) Istituzione temporanea all’estero (per un periodo di massimo 6 mesi) di showroom/spazi espositivi per
    la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri. Sono altresì ammissibili spese per
    vetrine/esposizioni virtuali.
  • c) Azioni di comunicazione ed advertising per la promozione di prodotti o brand su mercati esteri.
  • d) Spese relative allo sviluppo e/o adeguamento di siti web o l’accesso a piattaforme cross border
    (B2B/B2C) per consolidare la propria posizione sui mercati esteri anche finalizzati alla vendita on line di
    prodotti o servizi.
  • e) Consulenze in relazione al Progetto e al programma di internazionalizzazione.
  • f) Spese per il conseguimento (no consulenze) di certificazioni estere per prodotti da promuovere nei
    paesi target (incluse le certificazioni per l’ottenimento dello status di Operatore Economico Autorizzato
    e delle altre figure di esportatore autorizzato previste dagli accordi di libero scambio siglati dalla UE
    con Paesi terzi).
  • g) Commissioni per eventuali garanzie fidejussorie di cui alla D.G.R n. 675/2018.
    h) Spese per il personale dipendente (in Italia e all’estero) impiegato nel Progetto di
    internazionalizzazione calcolate in maniera forfettaria nella misura del 20% sul totale delle spese dalla
    lettera a) alla lettera g).
  • i) Spese generali forfettarie nella misura del 7% sul totale delle spese dalla lettera a) alla lettera h).

Per le spese di personale e le spese generali si fa ricorso alle opzioni di semplificazione dei costi di cui al Reg.
(UE) 1303/2013 e Reg. (UE) 1046/18.

Entità del contributo

L’agevolazione sarà concessa fino al 100% delle spese ammissibili di cui l’80% sotto forma di finanziamento
agevolato ed il restante 20% sotto forma di contributo a fondo perduto.

Il tasso nominale annuo di interesse applicato al Finanziamento è fisso ed è pari allo 0%.
L’agevolazione minima richiedibile è pari a € 40.000
L’agevolazione massima richiedibile è pari a € 500.000
La durata del finanziamento è compresa tra i 3 e i 6 anni, con un periodo di preammortamento massimo pari a 24 mesi.

Le agevolazioni concesse si inquadrano come segue:

– per la quota di contributo a fondo perduto nel Regime quadro della disciplina degli aiuti SA.57021 e in
particolare nella sezione 3.1. della Comunicazione della Commissione Europea approvata con Comunicazione
(2020) 1863 del 19.3.2020 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia
nell’attuale emergenza del COVID-19” e s.m.i., nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima comunicazione ed all’art. 54 del D.L. 34/2020, fino ad un importo di 800.000,00 euro per impresa, al lordo di oneri e imposte;

– per la quota di finanziamento nel Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013
relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis».

Quando partecipare

In attesa di apertura.

Chi può partecipare

Possono partecipare all’Iniziativa le PMI lombarde iscritte e attive al Registro delle Imprese da almeno 24 mesi.
Sono escluse le PMI lombarde che abbiano un codice ATECO 2007 primario di cui alle sezioni A (Agricoltura,
Silvicoltura e Pesca), L (Attività immobiliari) e K (Attività finanziarie ed assicurative).

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