Regione Lombardia: “FRIM FESR 2020 Ricerca e sviluppo” (fin-2006)

Regione Lombardia: “FRIM FESR 2020 Ricerca e sviluppo” (fin-2006)

Linea di intervento FRIM FESR 2020 ricerca e sviluppo

Bando “Linea di intervento FRIM FESR 2020 ricerca e sviluppo”

Descrizione e Obiettivi

È un’iniziativa finalizzata a favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati all’innovazione da parte delle piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, in grado di garantire ricadute positive sul sistema competitivo e territoriale lombardo.

Spese ammissibili

Sono ammesse le seguenti spese: 

  • costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) purché impiegato per la realizzazione del Progetto fino ad un massimo del 50% delle spese totali ammissibili; 
  • costi di ammortamento relativi ad impianti, macchinari e attrezzature (nuovi o usati) nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto; nel caso di beni acquisiti in leasing finanziario, sono ammissibili i canoni pagati al netto delle spese accessorie (tasse, margine del concedente, costi di rifinanziamento degli interessi, spese generali, oneri assicurativi), nella misura e per il periodo in cui il relativo bene è utilizzato per il Progetto con riferimento al periodo di ammissibilità delle spese; 
  • costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne, nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca; 
  • costi dei materiali direttamente connessi alla realizzazione del Progetto per un massimo del 10% delle spese totali ammissibili di Progetto; 
  • spese generali forfettarie addizionali derivanti direttamente dal Progetto per il 15% delle spese di personale di Progetto. 

 

I progetti dovranno essere ultimati entro 18 mesi dalla data del decreto di concessione dell’agevolazione, salvo proroga di massimo 6 mesi. 

Entità del contributo

L’iniziativa prevede un finanziamento agevolato: 

  • importo: minimo 100 mila euro, massimo 1 milione di euro 
  • durata: tra 3 e 7 anni (preammortamento max 2 anni) a quote capitale costante 
  • tasso nominale annuo fisso pari a 0,5% 

A seguito di istruttoria finanziaria, sulla base della classe di rischio assegnata in base al “credit scoring” di cui alla D.G.R. n. 675/2018, possono essere richieste garanzie sul finanziamento. 

Quando partecipare

E’ possibile presentare la domanda Fino ad esaurimento risorse

Chi può partecipare

Possono partecipare all’Iniziativa: 

  • le PMI con sede operativa in Lombardia o che intendono costituirla iscritte e attive al Registro delle Imprese. 
  • Liberi professionisti lombardi in forma singola. 

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Regione Lombardia: “Bando Fiere Internazionali” (fin-2008)

Regione Lombardia: “Bando Fiere Internazionali” (fin-2008)

Contributi per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali in Lombardia

Bando “Contributi per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali in Lombardia” 

Descrizione e Obiettivi

Promuovere l’attrattività del “Sistema Lombardia” sui mercati globali creando occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri finalizzati ad attrarre investimenti e a promuovere accordi commerciali, attraverso il sostegno alla partecipazione delle piccole e medie imprese alle manifestazioni fieristiche di livello internazionale che si svolgono in Lombardia, come strumento per sostenere la ripresa delle imprese e del sistema fieristico nel suo complesso. 

Spese ammissibili

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in percentuale delle spese ammissibili. 

Per i Nuovi espositori, laddove l’impresa richiedente, relativamente a tutte le fiere indicate nel progetto, non abbia partecipato: 

  • nelle precedenti 3 edizioni, per le fiere con cadenza annuale o inferiore; 
  • nelle precedenti 2 edizioni, per le fiere con cadenza biennale o superiore; 

l’agevolazione è concessa fino a un massimo di € 15.000, con la seguente intensità di aiuto: 

  • 50% delle spese ammissibili, nel caso di partecipazione ad una sola fiera 
  • 60% delle spese ammissibili, nel caso di partecipazione a due o più fiere, incluse diverse edizioni della stessa fiera 

 Per gli Espositori abituali, laddove l’impresa richiedente, relativamente ad almeno una delle fiere indicate nel progetto, abbia già partecipato nelle precedenti 2 o 3 edizioni, a seconda della cadenza della fiera, l’agevolazione è concessa fino a un massimo di € 10.000, con la seguente intensità di aiuto: 

  • 40% delle spese ammissibili, nel caso di partecipazione ad una sola fiera 
  • 50% delle spese ammissibili, nel caso di partecipazione a due o più fiere, incluse diverse edizioni della stessa fiera 

 

Premialità

L’intensità di aiuto massima concedibile, sia nel caso di nuovi espositori che di espositori abituali, è incrementata di: 

  • +5%, in caso di microimpresa,  
  • +5%, in caso di startup (impresa iscritta al Registro Imprese e attiva da non più di 24 mesi)  

L’intensità di aiuto massima concedibile risulta pertanto pari all’70% delle spese ammissibili per i nuovi espositori e al 60% per gli espositori abituali. 

 

Chi può partecipare

Micro, Piccole e Medie Imprese con almeno una sede operativa in Regione Lombardia.

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MISE Italia: “Nuova Sabatini” (fin-2003)

MISE Italia: “Nuova Sabatini” (fin-2003)

Nuova sabatini

Bando “Nuova sabatini” 

Descrizione e Obiettivi

La presente misura ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Spese ammissibili

Sono ammesse al contributo le seguenti voci di spesa:

  • Beni nuovi con autonomia funzionale e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. I beni devono essere correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.
  • Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”

Entità del contributo

L’ammontare del contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

Quando partecipare

E’ possibile presentare la domanda Fino ad esaurimento risorse

Chi può partecipare

Micro, piccole e medie imprese italiane operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti: attività finanziarie e assicurative e attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

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MISE Italia: “Bando Credito imposta investimenti” (fin-2002)

MISE Italia: “Bando Credito imposta investimenti” (fin-2002)

MISE Italia: "Bando Credito imposta investimenti"

Bando “Credito d’imposta investimenti” 

Descrizione e Obiettivi

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Spese ammissibili

  • Beni dell’allegato A – Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»
  • Beni dell’Allegato B – Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0»
  • Altri beni materiali

Entità del contributo

 

Il credito è relativo l’esercizio 2020, e prevede percentuali distinte in base alla tipologia di attività svolta:

 

Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016,

n. 232) è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

 

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

 

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205) è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

 

  • 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700.000. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

 

Per investimenti in altri beni strumentali materiali, diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

 

  • 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

 

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali, a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione per i beni di cui agli allegati A e B, ovvero di entrata in funzione per gli altri beni.

 

Il credito si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

 

Per i beni tecnologicamente avanzati e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

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MISE Italia: “Bando Economia circolare” (fin-2004)

MISE Italia: “Bando Economia circolare” (fin-2004)

MISE Italia: "Bando Economia circolare"

Bando “Economia circolare” 

Descrizione e Obiettivi

Il bando è dedicato ai progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. L’intervento sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KeyEnabling Technologies, KETs).

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia

circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:

  • innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  • sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  • sistemi di selezione del materiale multi leggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Spese ammissibili

Sono ammesse le seguenti spese:

  • personale dipendente o in rapporto di collaborazione;
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione;
  • servizi di consulenza, acquisizione/ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
  • spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi ammissibili del progetto;
  • materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione.
  • I costi del progetto non devono essere inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni.

Entità del contributo

L’agevolazione prevede:

un Finanziamento agevolato per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto ed è concedibile in presenza di un Finanziamento bancario associato concesso da una Banca finanziatrice. Il Finanziamento bancario è concesso a tasso di mercato e copre una percentuale nominale pari ad almeno il 20% delle spese ammissibili.

Un contributo alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Quando partecipare

E’ possibile presentare domanda dal 10/12/2020 fino ad esaurimento fondi.

Chi può partecipare

Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

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